cari colleghi,
tempo fa una farmacia mi aveva contattato per capire se fossi interessata ad aprire una collaborazione. Il decreto ministeriale inerente le farmacie dei servizi non aiutava circa le prestazioni possibili (non si capiva nemmeno fino a che punto fosse stato recepito), quindi la farmacia stessa provvede a chiedere all'Ordine dei farmacisti cosa si potesse offrire come proposta. L'Ordine, perciò, si esprime dicendo che le iniezioni si potevano fare solo con medico presente per il rischio di effetti avversi gravi. Stessa risposta ho avuto io con l'allora Ipasvi. Anche se abbastanza increduli, abbiamo lasciato decadere la collaborazione in quanto la titolare ha optato per la soluzione con minimo rischio. Volevo chiedere se a voi fosse mai capitato un episodio del genere o ne aveste sentito parlare, perché mi sembra abbia dell'assurdo. Ci sono stati poi dei cambiamenti? Il Veneto ha finalmente adeguato la normativa? questa cosa risale al 2018-2019
Spesso siamo noi stessi, inteso come categoria, il nostro limite. Mi capita molto spesso, purtroppo, di incontrare situazioni ove colleghi non vogliono (pensano) prendersi la responsabilità di qualsivoglia azione. Ne deriva anche la mancata volontà di prendere decisioni. Si parla molto di autonomia professionale ma, siamo sicuri che interessi a tutti?
Grazie. Resto in curiosa attesa della risposta istituzionale.
ciao Sara
vorrei prima di tutto, fare una riflessione di tipo politico.
Come mai il collegio ti ha dato una risposta cosi riduttiva, su quali possano essere le attività che tu puoi svolgere in autonomia?
Noi come infermieri possiamo lavorare anche su un ambulatorio infermieristico ed erogare prestazioni di tipo infermieristico, senza la supervisione di nessuno. Ci sono famaci che richiedono per la somministrazione un'ambiente protetto, ma sono molto di più le cose che possiamo eseguire in autonomia.
In questo periodo storico abbiamo una grossa novità"per Fortuna, un ente che si chiama ENPAPI, che oltre a pensare al nostro futuro, in ottica previdenziale, si sta preoccupando anche del presente, con varie iniziative, una di queste è il ribadire al governo e alle varie istituzioni, che in Italia c'è un esercito di liberi professionisti che in questo periodo storico possono essere d'aiuto, anche nell'esecuzione dei tamponi rapidi con la validità per il Green Pass.
Perché i farmacisti ed i medici hanno le credenziali e noi no?
ti allego l'istanza fatta da Enpapi la scorsa settimana al ministero